Adriano Galliani e il Milan dovevano rimanere assieme ancora otto giorni, invece il matrimonio durerà almeno altri quattro anni. Sarebbe questo il patto di ferro stipulato da Silvio Berlusconi e l’amministratore delegato rossonero durante la cena di venerdì scorso. Lo riferisce l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, secondo cui sarebbe questa l’intesa tramite la quale Galliani avrebbe accettato una sorte di coabitazione con la figlia del patron, Barbara. Lo storico ad continuerà ad occuparsi dell’aspetto tecnico e del calciomercato, mentre la giovane Berlusconi si dedicherà agli altri aspetti sociali della carica di amministratore delegato.
Man mano che le ore passano, dunque, vengono fuori nuovi dettagli su quello che è il nuovo corso del Milan, che dal punto di vista sportivo è già ripartito con le due vittorie contro Celtic Glasgow (Champions League) e Catania (campionato). Adriano Galliani sarà amministratore delegato con delega per la parte sportiva fino al 2017: da qui ad allora, stipendio e buonuscita (circa 50 milioni di euro) verranno spalmati su più esercizi, in modo tale che al momento dell’addio non debbano esserci frizioni su questioni economiche. Un compromesso, un patto da gentiluomini, chiamatelo come volete, che evita il trauma dell’addio immediato e precluderà al passaggio di consegne definitivo che avverrà nel 2017, quando Barbara Berlusconi toccherà il Milan quale parte della sua eredità di famiglia (Piersilvio ha già Mediaset, Marina Mondadori).
Ancora qualche giorno di assestamento, dunque, e poi Barbara Berlusconi e Adriano Galliani si siederanno ad un tavolo per pianificare la prossima stagione sportiva, quando al 100% ci sarà da sostituire il tecnico Massimiliano Allegri. A differenza di quanto scritto nei giorni scorsi, la figlia dell’ex Premier non avrà alcun poter sulla scelta (il suo preferito sarebbe Seedorf), ma dovrà semplicemente valutare gli aspetti economici dei nomi proposti da Galliani. Lo stesso, dicasi per i nuovi innesti nell’organigramma tecnico: il possibile ritorno di Paolo Maldini, ad esempio, dovrà essere approvato ‘tecnicamente’ da Galliani, mentre Barbara si occuperà degli aspetti contrattuali.
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